Monitoraggio fetale: interpretazione del tracciato cardiotocografico

Lacardiotocografia (CTG) è una tecnica di monitoraggio prenatale non invasiva, fondamentale per la valutazione del benessere fetale durante la gravidanza e il travaglio. Il suo nome deriva dal greco, combinando i termini "cardia" (cuore), "tokos" (parto) e "graphein" (scrivere), riflettendo la sua capacità di registrare simultaneamente l'attività cardiaca fetale e le contrazioni uterine.

Importanza del Monitoraggio Cardiotocografico

Il CTG permette di identificare precocemente segni di sofferenza fetale, consentendo interventi tempestivi per prevenire complicanze. Fornisce informazioni cruciali sulla frequenza cardiaca fetale (FCF), la sua variabilità, la presenza di accelerazioni e decelerazioni, e l'attività contrattile uterina. Questi parametri, interpretati congiuntamente, offrono un quadro completo dello stato di salute del feto e della sua capacità di affrontare le sfide del travaglio.

Principi di Funzionamento del Cardiotocografo

Il cardiotocografo è composto principalmente da due trasduttori: uno per monitorare la FCF e l'altro per rilevare le contrazioni uterine. Il trasduttore per la FCF utilizza l'effetto Doppler per rilevare le variazioni della frequenza cardiaca del feto. Questo sensore viene posizionato sull'addome materno in corrispondenza della schiena del feto. Il trasduttore per le contrazioni uterine (tocodinamometro) misura la pressione addominale, fornendo indicazioni sulla frequenza e la durata delle contrazioni; Questi dati vengono registrati su un tracciato, che rappresenta visivamente l'andamento della FCF e delle contrazioni nel tempo.

Quando Viene Eseguita la Cardiotocografia?

Il CTG viene utilizzato in diverse situazioni durante la gravidanza e il travaglio:

  • Monitoraggio prenatale di routine: Solitamente a partire dalla 37-40 settimana di gestazione, per valutare il benessere fetale in prossimità del termine.
  • Gravidanze a rischio: In caso di patologie materne (diabete gestazionale, ipertensione, preeclampsia), ritardo di crescita intrauterino (IUGR), oligoidramnios (riduzione del liquido amniotico), o altre condizioni che possono compromettere il benessere fetale.
  • Travaglio di parto: Per monitorare la FCF e le contrazioni uterine durante il travaglio, al fine di identificare precocemente segni di sofferenza fetale e guidare le decisioni cliniche.
  • Valutazione post-termine: Per monitorare il benessere fetale in caso di gravidanza oltre il termine previsto.
  • In presenza di sintomi specifici: Come riduzione dei movimenti fetali percepiti dalla madre.

Parametri Chiave del Tracciato Cardiotocografico

L'interpretazione del CTG richiede un'attenta analisi dei seguenti parametri:

  1. Frequenza Cardiaca Fetale Basale (FCFB): Rappresenta la frequenza cardiaca media del feto in un periodo di 10 minuti, escludendo accelerazioni e decelerazioni transitorie. Normalmente, la FCFB si situa tra 110 e 160 battiti al minuto (bpm). Una FCFB inferiore a 110 bpm (bradicardia) o superiore a 160 bpm (tachicardia) può indicare una condizione patologica.
  2. Variabilità della FCFB: Riflette le fluttuazioni della FCFB nel tempo. Una variabilità normale (5-25 bpm) indica un buon controllo neurologico del cuore fetale e una buona ossigenazione. Una variabilità ridotta (<5 bpm) può suggerire sofferenza fetale, ipossia, o l'effetto di farmaci. L'assenza di variabilità è un segno di allarme. Una variabilità aumentata (>25 bpm) può essere segno di ipossia iniziale o stimolazione fetale.
  3. Accelerazioni: Aumenti transitori della FCFB di almeno 15 bpm per una durata di almeno 15 secondi. Le accelerazioni sono generalmente un segno di benessere fetale e indicano una buona reattività del sistema nervoso autonomo. L'assenza di accelerazioni non è necessariamente un segno negativo, ma la loro presenza è rassicurante.
  4. Decelerazioni: Diminuzioni transitorie della FCFB. Esistono diversi tipi di decelerazioni, che si distinguono per la loro forma, durata e relazione con le contrazioni uterine:
    • Decelerazioni precoci: Iniziano e terminano in concomitanza con le contrazioni uterine. Sono causate dalla compressione della testa fetale durante la contrazione e sono generalmente considerate benigne.
    • Decelerazioni tardive: Iniziano dopo l'inizio della contrazione e terminano dopo la sua fine. Sono causate da insufficienza uteroplacentare, ovvero una riduzione del flusso di sangue e ossigeno al feto durante la contrazione. Le decelerazioni tardive sono un segno di allarme e richiedono un intervento immediato.
    • Decelerazioni variabili: Hanno una forma e una durata variabile e non sono necessariamente correlate alle contrazioni uterine. Sono causate dalla compressione del cordone ombelicale. Le decelerazioni variabili occasionali sono generalmente ben tollerate, ma le decelerazioni variabili frequenti o prolungate possono indicare sofferenza fetale.
    • Decelerazioni prolungate: Diminuzioni della FCFB di almeno 15 bpm per una durata di almeno 2 minuti e inferiore a 10 minuti. Sono spesso causate da compressione del cordone ombelicale, ipotensione materna, o contrazioni uterine eccessive. Le decelerazioni prolungate sono un segno di allarme e richiedono un intervento immediato.
  5. Contrazioni Uterine: Il CTG registra la frequenza, la durata e l'intensità delle contrazioni uterine. Un'attività contrattile eccessiva (tachisistolia) può compromettere il flusso di sangue al feto e causare sofferenza fetale.

Interpretazione Globale del Tracciato: Categorie FIGO

La Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia (FIGO) ha proposto un sistema di classificazione del tracciato CTG in tre categorie, per facilitare la comunicazione e la gestione clinica:

  • Categoria I (Normale): Tracciato con FCFB normale, variabilità normale, accelerazioni presenti, assenza di decelerazioni tardive o prolungate. Indica un basso rischio di acidosi fetale.
  • Categoria II (Sospetto): Tracciato con anomalie che non rientrano nelle categorie I o III. Richiede un monitoraggio più attento e ulteriori valutazioni (es. stimolazione acustica fetale, analisi del sangue fetale al cuoio capelluto).
  • Categoria III (Patologico): Tracciato con FCFB anormale (bradicardia o tachicardia), variabilità assente o minima, decelerazioni tardive ricorrenti, decelerazioni variabili prolungate, o tracciato sinusoidale. Indica un alto rischio di acidosi fetale e richiede un intervento immediato (es. parto cesareo);

Fattori che Influenzano l'Interpretazione

Diversi fattori possono influenzare l'interpretazione del CTG e devono essere presi in considerazione:

  • Età gestazionale: I parametri normali del CTG possono variare in base all'età gestazionale.
  • Farmaci: Alcuni farmaci assunti dalla madre (es. analgesici, sedativi) possono influenzare la FCF.
  • Condizioni materne: Patologie materne come diabete, ipertensione, o febbre possono alterare il tracciato CTG.
  • Stato fetale: Il ciclo sonno-veglia del feto può influenzare la variabilità della FCF.
  • Soggettività dell'operatore: L'interpretazione del CTG può essere influenzata dall'esperienza e dalla soggettività dell'operatore. Per questo motivo, è importante che l'interpretazione sia basata su linee guida standardizzate e che venga effettuata da personale esperto.

Limiti della Cardiotocografia

Nonostante sia uno strumento prezioso, il CTG presenta alcuni limiti:

  • Falsi positivi: Il CTG può indicare sofferenza fetale anche in assenza di reale compromissione.
  • Falsi negativi: Il CTG può non rilevare sofferenza fetale in alcuni casi.
  • Variabilità inter-osservatore: L'interpretazione del CTG può variare tra diversi operatori.
  • Mancanza di specificità: Il CTG non fornisce informazioni sulla causa della sofferenza fetale.

Alternative alla Cardiotocografia

In alcuni casi, possono essere utilizzati altri metodi di monitoraggio fetale in alternativa o in aggiunta al CTG:

  • Auscultazione intermittente: Ascolto della FCF con un'ostetrica o un doppler portatile a intervalli regolari.
  • Analisi del sangue fetale al cuoio capelluto (FBS): Misurazione del pH del sangue prelevato dal cuoio capelluto del feto per valutare l'acidosi fetale.
  • Monitoraggio ST dell'ECG fetale (STAN): Analisi del segmento ST dell'elettrocardiogramma fetale per rilevare segni di ipossia.
  • Ecografia Doppler: Valutazione del flusso di sangue nei vasi fetali e materni.

Considerazioni Finali

La cardiotocografia è uno strumento fondamentale per il monitoraggio del benessere fetale durante la gravidanza e il travaglio. Tuttavia, l'interpretazione del tracciato CTG richiede un'attenta analisi dei diversi parametri, tenendo conto dei fattori che possono influenzare la registrazione. È importante che l'interpretazione sia basata su linee guida standardizzate e che venga effettuata da personale esperto. Il CTG non è uno strumento perfetto e presenta alcuni limiti, ma rimane uno strumento prezioso per identificare precocemente segni di sofferenza fetale e migliorare gli esiti per la madre e il neonato.

La ricerca continua e l'innovazione tecnologica stanno portando allo sviluppo di nuovi strumenti e tecniche di monitoraggio fetale, che potrebbero migliorare ulteriormente la precisione e l'efficacia della valutazione del benessere fetale.

parole chiave: #Gravidanza

SHARE

Related Posts
Tracciato Cardiotocografico (CTG): Quanto dura e cosa indica?
Tracciato in Gravidanza: Durata e Significato del monitoraggio fetale
Tracciato Cardiotocografico (CTG): Valori e Interpretazione in Gravidanza
Interpretazione del Tracciato Cardiotocografico (CTG) in Gravidanza
Tracciato in Gravidanza: A Cosa Serve e Quando Farlo
Il Tracciato Cardiotocografico in Gravidanza: Guida Completa
Ospedale Magenta: reparto maternità, contatti e informazioni
Ospedale Magenta: tutto sul reparto maternità, contatti e servizi
Tutorial Fiocco Nascita in Cotone: Guida Completa con Idee Creative
Crea Fiocchi Nascita in Cotone: Tutorial Passo Passo e Idee Originali